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Il metodo Marcoli

Sin dall’inizio della mia frequentazione di corsi e congressi endodontici mi ha stupito l’estrema complessità delle tecniche che venivano insegnate, la grande quantità di strumenti utilizzati, con sequenze spesso davvero intricate. 

Come se non bastassero tutte queste complicazioni, inoltre, il ricorso sistematico a termini inglesi, come se parlare italiano fosse, ci risiamo con l'inglese, meno fashion.


Sondare un canale, quindi, è un po’ grezzo; meglio parlare di scouting.


Assicurarsi la percorribilità del canale? troppo rozzo, meglio creare un glide path.


Che dire della sagomatura, termine barbaro; decisamente meglio  shaping.

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Ed alla fine la verifica del diametro apicale e la sua rifinitura non vuoi definirli con il termine finishing.

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Ebbene, mi sono un po’ scocciato!

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L’endodonzia, beninteso, non è semplice; è probabilmente una delle branche odontoiatriche più complesse. 
Ma vivaddio, l’hanno resa davvero molto più complicata di quello che è.

Anni ed anni ad insegnare queste sciocchezze, sequenze manuali bibliche, ed ora retromarcia! Si preparano i canali con un solo strumento, pensando che l’odontoiatra sia così sciocco da poter pensare che da una radiografia si possa determinare a quale diametro preparare il terzo apicale.

Non è finita qui. Prima guai a fermare lo strumento nel canale: potrebbe stressarsi in modo irreparabile! Ora il movimento è reciprocante, con continui arresti e ripartenze delle lame in piena azione di taglio.

Prima solo un endodontista poteva preparare ed otturare i canali, decine di strumenti diversi ed una mattina per trattare un molare; ora tecniche super facilitate e monostrumenti, con qualsiasi dentista che può raggiungere i risultati dell’esperto.

Prima addirittura il super specialista in endodonzia, che non eseguiva nemmeno il restauro! Adesso si fa tutto, impianti compresi.

Poche idee, molto confuse ed in piena contraddizione le une con le altre!

" La mia filosofia endodontica si propone di abbinare il buonsenso alla tecnica di preparazione ed otturazione dei canali radicolari, utilizzando pochi strumenti, riducendo i passaggi, quasi esclusivamente con strumenti meccanici, risparmiando tessuto dentale, semplificando, in ultima analisi, le procedure. "

Cosa insegno al mio Master teorico-pratico di Endodonzia Minimamente Invasiva?

A capire come preparare al meglio ogni canale, come funzionano gli strumenti endodontici di varie case per poterli usare tutti al meglio.

Ad ottimizzare le tecniche di otturazione canalare in funzione dei diametri apicali (normali in guttaperca, grandi in MTA).

Ad affrontare interessamenti pulpari, pulpiti ed ascessi nei denti decidui.

A gestire i ritrattamenti; rimuovere perni, strumenti fratturati e chiudere perforazioni.

Ad affrontare una polpa esposta in un trauma dentale.

 

A restaurare correttamente ciascun dente trattato; e possibilmente farlo in un unica seduta, per risparmiare tempi ed ottimizzare la metodica.
 

Ad utilizzare quindi un METODO per preparare ed otturare i canali. Un METODO che non è una sequenza di strumenti di cui non si conoscono le caratteristiche. Un METODO che porti ogni collega, indipendentemente dalla sua esperienza, ad affrontare serenamente e, perchè no, con entusiasmo ogni terapia canalare.

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