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La retrocavità in Endodonzia Chirurgica: revisione della letteratura

2002

In coll.: S. Pizzi. M Tamani


Giornale Italiano di Endodonzia 2002; N. 2: 71-77


Abstract

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La preparazione della cavità retrograda eseguita con frese montate su manipolo retto o manipoli miniaturizzati presenta diversi limiti.

Il più importante è rappresentato dalla difficoltà ad eseguire una cavità in asse con il canale radicolare.

A questo scopo sono state proposte varie tecniche e sono stati utilizzati diversi strumenti. Attualmente i tradizionali manipolo retto o manipoli miniaturizzati sono stati sostituiti da specifici inserti montati su unità ad ultrasuoni. Questa nuova tecnica consente di ottenere cavità più profonde, in asse e con pareti più deterse.

Diversi Autori, tuttavia, hanno individuato per questa nuova metodica non solo innegabili vantaggi, ma anche dei possibili svantaggi (microfratture dentinali ed irregolarità marginali).

In questo articolo viene esposta una recente revisione della letteratura sull’argomento in cui si evidenzia che, nonostante le problematiche suddette, la retropreparazione con inserti ad ultrasuoni rappresenta certamente il miglior sistema attualmente disponibile.

E’ però necessario controllare attentamente la potenza del manipolo ed il tempo di utilizzo, che non devono essere eccessivi.


La retrocavità in end. chir.
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