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Le neoformazioni benigne dei tessuti molli del cavo orale

1984

In coll. con: L. Fiamminghi, M. Collini, A. Gazzotti, G. Lusardi. Acta-Bio-Medica de 'L'Ateneo Parmense' 1984; 54 N 2: 103-112.

 

Gli Autori prendendo lo spunto da una ricerca di G. e coll. evidenziano la frequenza delle neoformazioni benigne dei tessuti molli del cavo orale.

Emerge da questo studio come risultino maggiormente colpite la III, IV V decade, con sede preferenziale a livello gengivale e con prevalenza del sesso maschile.

Queste neoformazioni possono prendere origine sia dall'epitelio. sia dai tessuti connettivali propri delle labbra, delle guance, dei fornici, del pavimento, della lingua, del palato duro e molle, delle ghiandole, dei vasi e nervi presenti nel cavo orale.

La sintomatologia, silente nella maggior parte dei casi, può mutare in relazione alla sede d'impianto ed al volume raggiunto dalle neoformazioni provocando compressione dei tronchi nervosi, spostamento di denti, malocclusioni ed alterazioni sia della normale funzionalità che dell'estetica della cavità orale.

E' necessario tener presente la possibilità di trasformazione maligna di queste neoformazioni benigne, favorita anche dai continui traumatismi indotti dall'attività masticatoria.

Gli Autori descrivono le forme istologiche di più frequente riscontro, con particolare attenzione per quelle varietà, quali gli adenomi pleomorfi delle ghiandole salivari minori e la fibropapillomatosi dei fornici vestibolari, che presentano particolari difficoltà di diagnosi precoce.

Gli Autori concludono questo studio evidenziando le possibili complicanze legate all'exeresi chirurgica di alcune di queste forme istologiche e le loro possibilità di recidiva.


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