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Patologie odontoiatriche in pazienti pediatrici trapiantati

1989

In coll. con: E.Savoldi, S.Pasini, G.Gastaldi, C.Paganelli, N.Battisti. Stomatologia Lombardo Veneta 1989; Anno III N 2: 287-294.

 

Negli ultimi 10 20 anni, si sono verificati cambiamenti nella pratica odontoiatrica, e questo non solo per ciò che riguarda le varie tecniche operatorie ma anche per il tipo di paziente che giunge all'osservazione del medico odontoiatra.

Le probabilità di sopravvivenza per la popolazione sono attualmente aumentate grazie ai continui progressi in campo scientifico ed a raffinate tecniche diagnostico terapeutiche risolutrici in caso di malattie gravi considerate fino a pochi anni or sono mortali.

Così come le diverse branche della medicina, anche quella odontoiatrica ha affinato i propri mezzi di indagine specializzandosi sempre più allo scopo di non vanificare i traguardi terapeutici raggiunti. Per quanto riguarda l'argomento dei trapianti d'organo risultati incoraggianti, da un punto di vista qualitativo, sono stati raggiunti anche se molta strada bisogna percorrere da un punto di vista del potenziamento quantitativo.

In collaborazione con le altre discipline mediche, potendo disporre di consulenze nei vari settori il medico odontoiatra ha il dovere di stabilire dopo attento esame orale, un efficace trattamento pre e post-trapianto allo scopo di rivelare le patologie odontoiatriche caratteristiche di questo tipo di pazienti; patologie legate alla luce delle attuali conoscenze, all'impiego della Ciclosporina, agente fungino ad attività immunosoppressiva nei confronti della produzione di anticorpi e stimolante la produzione di linfochine.


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