sabato 7 giugno 2014
Approccio endodontico conservativo al dente gravemente compromesso. In questa giornata sarà affrontato il tema della chiusura in prima o seconda seduta e gli eventuali relativi materiali per medicazioni provvisorie. Verranno analizzate le sistematiche di preparazione dei denti complessi (ampie curve e controcurve, canali sottili e lunghi). Si valuteranno i motori con rotazione alternata rispetto alla rotazione continua e si analizzeranno pregi e difetti di entrambi.Nel caso di diametri apicali di dimensioni considerevoli la creazione di un’opportuna conicità può rivelarsi eccessivamente demolitiva per la struttura dentale. Per questo motivo si valuteranno tecniche di otturazione diverse, che non necessitino sostanzialmente di ulteriore rimozione di tessuto dentale. Un materiale più consono all’otturazione di spazi endodontici di forma anomala si è rivelato essere l’MTA. Nella giornata si affronteranno gli aspetti della ricerca e della clinica riguardo a questa innovativa metodica. Successivamente verrà esaminata la gestione dei ritrattamenti endodontici. Quando ritrattare: analisi della situazione peri-apicale ed interessamento canalare del restauro. Rimozione dell’otturazione in guttaperca e cemento: meno solventi e più preparazione meccanica (il ruolo degli strumenti Mtwo). Tacche e gradini: ruolo della strumentazione manuale e di quella meccanica. Rimozione di viti canalari, di perni moncone e di perni in fibra. Strumenti fratturati: analisi di vantaggi e svantaggi della rimozione e pianificazione della tecnica. Chiusura delle perforazioni: oggi una tecnica prevedibile. Canali calcificati e dimenticati. Ergonomia del ritrattamento: come gestire tempi, restauri e provvisori. Prevedibilità e prognosi del ritrattamento endodontico. Si illustreranno successivamente le problematiche relative al restauro di un elemento dentale trattato endodonticamente e si analizzeranno le alternative oggi disponibili. Saranno, prima di tutto, prese in considerazione le strette interconnessioni tra la corretta esecuzione del restauro e la prognosi della terapia canalare. Verrà enfatizzata una tecnica endodontica volta al massimo risparmio di tessuto sano, con un’attenta analisi delle caratteristiche della sostanza dentale residua, dello spessore smalto – dentinale a livello del terzo cervicale della corona, della presenza o meno delle creste marginali e della percentuale di tessuto dentale sano presente; in sintesi quindi si chiariranno le proprietà biomeccaniche di un elemento trattato endodonticamente. In base alle suddette valutazioni saranno forniti i parametri clinici per la realizzazione di un restauro coronale conservativo (diretto o indiretto) ed analizzate in maniera dettagliata le procedure operative delle tecniche di adesione, della realizzazione di un restauro diretto ed indiretto in composito e di un moncone adesivo diretto, con l’uso di perni in fibra e composito auto-fotopolimerizzabile.
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